Counseling

“Quando le persone si dissolvono… il dolore invece resta?”

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È capitato anche a me quando avevo vent’anni… 

Studiavo all’università e incontrai un giovane uomo sul treno Torino-Milano. Iniziammo a frequentarci durante le mie e le sue trasferte a Torino, c’era una bella intesa, ma all’improvviso non si fece più sentire. A quei tempi si aveva solo il numero di telefono di casa e/o del lavoro.

Sparito! Inutile telefonare, la risposta era sempre la stessa: “non è in casa”.

Il tempo trascorse con nuove conoscenze, gli studi, il lavoro, nuovi interessi, nuove relazioni… consapevole che si poteva lasciare andar ciò che non ne valeva, e la lontananza ha aiutato.

Oggi invece come funziona?

 
La storia di Ella

Ella venne da me per un percorso di counseling, non riusciva ad essere serena dopo la fine della sua relazione, nonostante fosse passato del tempo.

 
Cosa accadde?

Mi raccontò che il suo ex senza una spiegazione si allontanò definitivamente, dopo un messaggio che lei gli scrisse perché sentiva che quello era l’unico modo per comunicare con lui. Quando Ella gli chiedeva di parlare al telefono o di vedersi, lui trovava mille scuse e giustificazioni o addirittura non dava nessuna risposta.

Trascorse un lungo periodo di silenzio, Ella sperava che una pausa potesse servire ad entrambi o che lui si rifacesse sentire anche solo con un messaggio, invece… il nulla!.

Mi disse che quel tempo le era servito per capire che poteva vivere senza di lui e si stava riprendendo pian piano la sua vita, ma ad un tratto ecco che riappare!

 
In che modo?

Tramite i social-media, tutti sappiamo (bene o male) come funzionano… un like, un cuoricino, una visualizzazione ad una storia, ed ecco che tutti gli equilibri di Ella, che si stavano ricreando, si sgretolano.

Ella entra in crisi nuovamente, si chiede il perché di quell’apparizione, che non motiva l’abbandono silenzioso e inizia a stare male.

Negli ultimi anni, questo modo di comportarsi è molto diffuso, non solo tra coppie, ma anche tra amici e colleghi, un fenomeno che ha preso spazio poiché la comunicazione avviene in gran parte online.

   “Diventare un fantasma”

Ebbene sì!  Le persone codarde e insicure sono sempre esistite.

Non assumersi le proprie responsabilità, in un rapporto o in una relazione attraverso uno schermo o un cellulare, è molto più semplice.

Una scappatoia che, però, porta a conseguenze dolorose da non sottovalutare, sia per i malcapitati sia per i tormentatori.

Il ghosting (appunto fantasma), è una tattica aggressiva e immatura utilizzata da uomini e donne per concludere una relazione, ignorando ogni tipo di comunicazione e contatto con la persona con cui si stavano frequentando.

Sparire senza dare spiegazioni, non è una novità, è sempre esistito, tuttavia un fenomeno psicologico di questo tipo, nell’era di internet, è diventato sempre più virale e i più coinvolti sono sicuramente i giovani.

Questo perché i social consentono uno scambio di messaggi continuo, e talvolta eccessivo, anche in assenza di un rapporto reale tra le persone, ma soprattutto hanno eliminato la differenza che c’era un tempo tra sentirsi a distanza e parlarsi dal vivo.

Non sembra così anomalo, oggigiorno, comprendere quanto sia semplice e immediato non assumersi la responsabilità delle proprie azioni, oppure passare dal vedersi e sentirsi tutti i giorni al silenzio totale.

 
Ritornando a Ella

La giovane donna si è ripresa in mano la sua vita partendo da lei. È stata la soluzione a quella situazione che la tormentava, ha riconosciuto che “non è una vittima”, ma che è solo caduta in una dinamica tossica e malsana di una persona che ha paura del confronto e del conflitto, ma soprattutto che lui stesso, molto probabilmente, ha paura dell’abbandono, si sente un insicuro e quindi non all’altezza.

(foto di Alessandro Casale)

Dopo il percorso insieme, per Ella pensare al suo femminile è stato come il fluire nelle acque. Quell’energia purificante che scorre dentro di noi e che ci porta verso altri orizzonti e verso altri saperi, che ci rigenera e ci dà vita, per rifiorire giorno dopo giorno… si è data del tempo per i suoi hobby, uscire più spesso e frequentare nuove persone, ha iniziato un’attività fisica di gruppo, soprattutto ha lasciato andare l’uomo che la teneva ancora vincolata a lui.

 
Come?

Interrompendo i contatti su tutti i social e chat online, non facile da fare e da accettare, ma necessario per liberarsi da queste persone che come, appunto, fantasmi si aggirano su queste piattaforme e ti fanno sentire sempre il loro controllo emotivo, che a tutti gli effetti non ti lascia vivere la tua serenità.

“è stato come il fluire nelle acque. Quell’energia purificante che scorre dentro di noi che ci porta verso altri orizzonti e verso altri saperi, che ci rigenera e ci dà vita, per rifiorire giorno dopo giorno”
 
 
Se hai avuto a che fare con il “fantasma” in questione, e senti il bisogno di stare bene e vivere la felicità che meriti, contatta un professionista che possa aiutarti.
(Prossimamente troverete, sempre qui sul Blog, un articolo sul profilo del fantasma).

 

 

"Un ringraziamento a colui che con le sue immagini ha reso vive le emozioni e il racconto della storia più autentico, con leggerezza ha dato valore all'esperienze vissute donando loro un corpo". 
(foto di Alessandro Casale: "la Nebbia" per la cover e "il Bagno" per la citazione)

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